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Piatti tipici: la schiaccia briaca


Pubblicato il 2015-12-05 15:30:44 | Categoria: gastronomia
Piatti tipici: la schiaccia briaca

Di tradizione millenaria e sorta dall'incontro della più brulla campagna con le coste scoscese e rocciose, la gastronomia dell'Isola d'Elba è caratterizzata da piatti tipici, collocati perfettamente a metà strada fra la cultura toscana e quella francese, la cui influenza si è manifestata nel corso degli anni di dominazione. La ricca tradizione culinaria si manifesta in succulenti primi piatti o gustosi secondi. I dolci tipici, però, sembrano lasciare il vero gusto dell'autenticità, trasportando il turista in un mondo antico e dai sapori unici.

Fra le preparazioni della pasticceria più famose dell'Isola spicca un dolce senza lievito, né uova: fra i suoi ingredienti, infatti, sono annoverati solo la farina, lo zucchero, l'olio e la frutta secca. Il dolce sembra essere giunto sull'Isola grazie ai pirati saraceni che nel XIII secolo sono attraccati cercando riparo. La sua preparazione piuttosto povera e semplice e la sua prolungata conservazione, inoltre, hanno fatto in modo da annoverarlo fra i piatti ideali per essere trasportati dai naviganti nei lunghi viaggi per mare.

Nel tempo il dolce originario non ha subito eccessive modificazioni, se non fosse per una piccola variante che gli ha fatto guadagnare l'appellativo di 'briaca' (ubriaca). L'Isola d'Elba, nota per la produzione di ottimi vini, è nota per il suo Aleatico, un vino liquoroso particolarmente dolce e dal colore rosso intenso. In passato la schiaccia originale, piuttosto semplice e 'pallidina', ha subito una variante fantasiosa attraverso l'aggiunta di una piccola quantità di Aleatico proprio nel suo impasto (oggi talvolta sostituito con l'Alchermes).

Il dolce oggi si presenta come un composto goloso e ricco di frutta secca. L'Aleatico sposa perfettamente le mandorle, le noci ed i pinoli presenti, mentre l'olio conferisce all'impasto una consistenza friabile e sbriciolosa. Fra le varianti più alternative si segnala quella della giovane pasticcera dell'Agriturismo Sapereta, che ha pensato bene di sostituire le noci ed i pinoli con le nocciole, aggiungendo golose albicocche secche al posto dell'uvetta ed eliminando dall'impasto l'aggiunta dell'Alchermes. Il risultato è un dolce prelibato tutto da esplorare.

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