Non è un caso che l'Isola d'Elba sia una delle mete preferite dagli amanti di bicicletta e mountain bike. La costa meridionale dell'isola, infatti, offre ai ciclisti gli itinerari del Capoliveri Bike Park, cinque percorsi tra panorami incantevoli e vegetazioni tra cui scegliere in base alle proprie esigenze ed alla propria esperienza.
Quello meno impegnativo, il percorso Calamita, prevede 19 chilometri di sentiero, anche in terra battuta, che costeggia le antiche miniere alternando panorami verdi affacciati sul mare a sentieri accesi dai colori rossastri dei minerali estratti nelle cave.
La massima altezza sul mare raggiunta è quella di 800 metri, ed il punto più faticoso è sicuramente l'ultimo, dal momento che comprende una forte pendenza che risale dalle spiagge di Calagrande e Calanova.
Meno di 17 chilometri, ma più dislivello e salite per il percorso Miniere, che conduce all'interno di un vero e proprio canyon compreso nel compendio minerario della zona.
Il particolare fascino del percorso e la media difficoltà attraggono anche ciclisti meno esperti, che lo concludono con un po' più di tempo e di fatica rispetto a chi è abituato a lunghe e tortuose traversate.
Più o meno analogo per lunghezza e difficoltà, l'itinerario Capoliveri Ripa Est arriva fino a circa 900 metri di altezza e offre degli scenari particolarmente suggestivi: dalla parte più alta del percorso, infatti, è possibile affacciarsi sul mare ammirando il golfo naturale di Portoferraio, Rio nell'Elba ed il promontorio delle Cannelle. Importante, anche per i più esperti, fare attenzione nel corso della discesa, dal momento che il percorso diventa un po' accidentato.
Solo per ciclisti esperti ed in ottima salute, invece, gli ultimi due percorsi, il World Cup 94, una decina di chilometri con tratti in pendenza anche del 35 per cento e discese che portano a toccare altissime velocità, ed i più di 40 chilometri del Legend Cup, che sale sul monte Calamita e abbraccia tutta la zona, con sentieri che possono risultare davvero pericolosi per i meno esperti.
Per tutti, però, sempre le stesse regole: utilizzo di casco e protezioni, abbigliamento adatto, mappa del luogo, telefono cellulare e tanta acqua.